Bambini in India
Unicef nel mondo
India, la grande penisola nell’Asia meridionale.
L’India è un Paese asiatico bagnato dall’Oceano indiano.
Dopo la Cina, l’India ha la popolazione più numerosa del mondo. È quasi 80 volte più grande della Svizzera. La capitale dell’India è Nuova Delhi. Altre importanti città sono Calcutta, Madras, Pune e Mumbai (un tempo nota come Bombay). In India l’animale sacro è la vacca, ma si venerano anche le scimmie e i serpenti.
L’India è suddivisa in vari piccoli Stati, i cosiddetti Stati federali. Il più grande Stato federale dell’India è Uttar Pradesh, con una popolazione di più di 200 milioni – cioè più persone che in tutta la Svizzera, Germania, Olanda e Francia messe insieme!
In India le persone parlano fino a 24 lingue; le più parlate sono l’inglese e l’hindi. Alcune lingue sono parlate solo in uno Stato federale, altre in tutta l’India.
Il Bihar, uno Stato federale ad est dell’India, è il terzo più popoloso del Paese, patria di 47 milioni di bambini. Quasi la metà della popolazione del Bihar è costituita da bambini, che qui sono confrontati con molte difficoltà. Ciò è dovuto alla povertà ampiamente diffusa, alle disuguaglianze sociali e di genere profondamente radicate, al sistema delle caste*, alla cattiva infrastruttura (p.es. mancanza di ospedali, mezzi pubblici, di una buona rete stradale ecc.) e alle catastrofi naturali.
Soprattutto milioni di bambine sono svantaggiate fin dalla nascita. Spesso i loro genitori lottano per la sopravvivenza della famiglia, fanno lavorare le bambine per ogni tipo di aiuto in casa e sui campi e cercano di far sposare le loro figlie prima possibile, sebbene il diritto indiano vieti di far sposare le ragazze più giovani di 18 anni. Per molte bambine l’accesso all’istruzione è quasi impossibile.
Ma l’istruzione sarebbe la chiave per sfuggire alla povertà e condurre un’esistenza libera e autonoma. Con i matrimoni prematuri, le bambine vengono private dell’istruzione e spesso costrette a diventare madri molto prima che ne siano pronte.
Che cosa fa l’UNICEF?
Con un centro di apprendimento mobile l’UNICEF porta l’istruzione dalle bambine svantaggiate e sensibilizza i genitori sull’importanza dell’istruzione scolastica. L’UNICEF si batte per fare in modo che le bambine abbiano accesso all’apprendimento digitale e che, proprio grazie alla diffusione di competenze digitali, ottengano un’istruzione di qualità e siano preparate per affrontare il moderno mercato del lavoro.
L’investimento in una buona istruzione per le bambine conviene: quelle che vanno a scuola hanno meno probabilità di essere costrette al matrimonio precoce, hanno figli più tardi, subiscono meno violenza e sfruttamento e sfuggono alla spirale della povertà.
* Il sistema delle caste prevede la suddivisione delle persone in gruppi sociali (caste), nei quali l’attribuzione di diritti è definita dalla nascita, spesso legata a una professione e trasmessa per via ereditaria. Esistono innanzitutto quattro caste: Brahmani, Kshatriya, Vaishya e Shudra. Le persone che appartengono alla casta più bassa, la quinta, sono chiamate Dalit («intoccabili» o «fuori casta»). I sacerdoti, gli insegnanti e gli studiosi appartengono ai Brahmani, che sono in cima alla gerarchia.